I nostri Social

Sanità

Sanità, Corte dei conti: “In Italia assistenza territoriale non uniforme”

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 2 minuti

Nell’audizione, la Corte dei Conti ha parlato dell’attuazione del federalismo fiscale

La Corte dei conti è stata audita, in videoconferenza, presso la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, in relazione allo stato di attuazione e sulle prospettive dello stesso, anche con riferimento ai relativi contenuti del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

“Per dare nuovo impulso al percorso del federalismo fiscale è necessario procedere con l’attuazione della legge delega del 2009. Quella che resta in gran parte inattuata, principalmente per la sua coincidenza temporale con la grande crisi finanziaria del 2008”.

E’ quanto si legge nel testo dell’Audizione della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti, che, aggiunge, entrando nel tema della sanità:

Nonostante il percorso di graduale avvicinamento ai livelli essenziali, il sistema sanitario non è in grado di garantire su tutto il territorio nazionale un’assistenza uniforme, per quantità e qualità. Gli indici di valutazione dei LEA, secondo la vecchia e la nuova disciplina, ne sono una testimonianza”. 
Il fenomeno – spiega la Corte – può essere rilevato anche attraverso i dati della mobilità interregionale o anche quelli relativi alle Regioni in piano di rientro sanitario, quelle che presentano i problemi di adeguamento infrastrutturale e tecnologico più evidenti”.

Per la Corte dei conti esiste ancora un divario tra Nord e Sud in tema di spesa pro capite per l’assistenza sanitaria

Esiste ancora un grosso divario tra Nord e Sud, in tema di cure e spese mediche. La Corte, nella circostanza, ha pubblicato una tabella nella quale emerge questa differenza. La spesa media che, al Nord, arriva a 2139 euro e al Sud arriva a 2046 euro.

Fonte: elaborazione Corte dei conti


Per le Regioni – evidenzia la Corte – è da considerare che la gestione sanitaria assorbe la parte preponderante delle risorse e che le correlative entrate confluiscono nel Fondo sanitario nazionale (FSN) da ripartire in base a criteri volti ad assicurare il livello delle prestazioni essenziali, rimettendo gli ulteriori interventi ad uno sforzo finanziario aggiuntivo. I servizi sanitari hanno un impatto rilevante sulle risorse pubbliche e sul bilancio regionale. Un’incidenza della spesa sanitaria pari a circa l’80% di quella complessiva per la quasi totalità delle Regioni. Inoltre c’è un considerevole peso sulla determinazione del valore pro capite”.

Il rafforzamento dell’autonomia tributaria – tra le soluzioni proposte dalla Corte – e lo sviluppo del ruolo di coordinamento della finanza territoriale. Inoltre la fiscalizzazione dei trasferimenti statali e il superamento della spesa storica, costituiscono ancora oggi un obiettivo inattuato. Tutti fattori con esiti negativi per l’attivazione di meccanismi virtuosi nell’ambito della responsabilità impositiva delle Regioni e per la conseguente ridotta responsabilizzazione delle autonomie territoriali”.

Potrebbe anche interessare Sanità, il 70% dei bimbi del Mezzogiorno rischia di dover migrare al Centro-Nord per curarsi


Continua a leggere
Advertisement
Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Sanità

Medici e utilizzo dei social: le raccomandazioni dell’Ordine Nazionale

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 2 minuti

Stilate una serie di raccomandazioni sull’uso di social media da parte della Fnomceo – Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri

Prevedere, possibilmente, l’apertura di due profili, uno personale e uno professionale. Usare cautela nell’accettare le richieste di amicizia dei pazienti. Assicurarsi della validità scientifica dei contenuti diffusi attraverso i post. Scrivere di salute, con particolare attenzione alla prevenzione e alla lotta alle fake news, in modo da aumentare la consapevolezza del cittadino. Ed ancora: non suggerire cure, in termini generali, né tantomeno dare consigli clinici individuali.

Sono, queste, alcune delle ‘Raccomandazioni sull’uso di social media, di sistemi di posta elettronica e di istant messaging nella professione medica e nella comunicazione medico-paziente’, elaborate da Eugenio Santoro, primo autore del documento, Guido Marinoni, Guerino Carnevale, Francesco Del Zotti per conto del Gruppo di Lavoro – coordinato da Giacomo Caudo – ‘Information and Communications Technology’ della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

L’invito è a rispettare sempre la privacy e l’anonimato dei pazienti, soprattutto nella discussione di casi clinici, e non diffondere dati sensibili. Esplicitare, inoltre, un eventuale conflitto di interessi. Complessivamente, il gruppo di lavoro invita a rispettare, anche sui social così come nella vita reale, i principi del Codice di Deontologia Medica.

Le proposte di raccomandazioni, che non costituiscono ancora la posizione ufficiale della Fnomceo, potrebbero essere una base di partenza, spiega la stessa, “per modificare e ampliare, anche con linee guida allegate, gli articoli del Codice Deontologico relativi all’Informatizzazione e innovazione, all’Informazione e Comunicazione, e alla Pubblicità sanitaria”.  

 Fonte.

Potrebbe interessare anche Medici ospedalieri, uno su tre vuole cambiare mestiere: la survey

medici

Continua a leggere

Sanità

Il robot sociale, il dispositivo che alleggerisce i ricoveri

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 2 minuti

Il suo compito è quello di mantenere la mente del paziente ricoverato allenata, riducendo la condizione di disagio legata all’ospedalizzazione

Interagiscono con i pazienti diminuendone lo stresso da ricovero, stimolandoli ad eseguire esercizi di rilassamento, ad ascoltare musica o a vedere un film. È questo il compito del robot sociale, ufficialmente entrato nelle corsie delle Unità di neuro-riabilitazione della Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma con una sperimentazione che ne testerà l’utilità in pazienti ricoverati. 

I robot sociali sono dei dispostivi dotati di una serie di funzioni utili a mantenere la mente allenata così da ridurre la condizione di disagio legata all’ospedalizzazione“James è il nostro modello di robot sociale che stiamo contribuendo a sviluppare – commenta Federica Piras, psicologa, logopedista e ricercatrice responsabile del progettoJames può essere di supporto per una serie di funzioni come facilitare le comunicazioni con l’esterno per ridurre il senso di solitudine, fornire attività di stimolazione cognitiva adattate alle condizioni del singolo paziente, intrattenere con lettura dei quotidiani o di libri, visione di film e documentari, viaggi virtuali. Ma anche fornire sessioni di meditazione, suoni della natura e musica”.

Lo studio è parte del progetto intitolato ‘Remember-Me’. Il progetto prevede l’impiego di nuove tecnologie a servizio delle persone anziane per il monitoraggio continuo e la prevenzione del declino cognitivo“Ad oggi – spiega ancora Piras –hanno partecipato al progetto Remember-Me 70 anziani italiani che hanno accolto positivamente la presenza di questa tecnologia presso le loro abitazioni dimostrando, anche nella popolazione più anziana, un’adesione all’innovazione tecnologica inaspettata”.

Il sistema è stato oggetto di un ulteriore sviluppo, con nuove funzioni adatte all’utilizzo all’interno dei reparti di neuro-riabilitazione ospedaliera di alta specialità. Ora, i medici del Santa Lucia ne valuteranno, su basi scientifiche, la concreta utilità tra le corsie dell’ospedale.

Potrebbe interessare anche Classifica migliori ospedali al mondo: i primi tre sono americani

robot sociale

Continua a leggere

Sanità

Sanità, pronto il nuovo regolamento per gli Ordini e le Federazioni Nazionali

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 2 minuti

Il nuovo documento, appena redatto dal Ministero della Salute, definisce le nuove norme per gli Ordini e le Federazioni nazionali delle Professioni Sanitarie

Dalle sanzioni disciplinari alle elezioni degli organi, passando per le incompatibiltà. È pronto il nuovo regolamento per il funzionamento degli Ordini e delle Federazioni nazionali delle professioni sanitarie. Il documento, redatto dal Ministero della Salute, è pronto. Ora, dovrà essere valutato dalle Regioni per poi essere approvato in Conferenza Stato-Regioni. Il testo ottempera a quanto disciplinato dalla legge Lorenzin 3/2018.

All’interno del documento, vengono stabilite le disposizioni riguardanti l’elezione dei membri degli organi, comprese le commissioni d’albo, il regime di incompatibilità e il limite di durata dei mandati degli organi degli Ordini e delle relative Federazioni nazionali. Vengono inoltre delineati i criteri e le modalità per l’applicazione di atti sostitutivi o per lo scioglimento degli ordini, la gestione degli albi, le procedure di iscrizione e cancellazione, la riscossione e l’erogazione dei contributi, nonché l’aspetto amministrativo e contabile degli ordini e delle federazioni.

In aggiunta, all’interno del regolamento vengono stabilite le linee guida per l’istituzione delle assemblee dei presidenti di albo. Esse hanno la funzione di fornire indirizzi e coordinare le attività istituzionali a loro affidate. Il documento include altresì le sanzioni, opportunamente graduate, e i procedimenti disciplinari regolati, nonché le modalità per presentare ricorsi e la procedura da seguire davanti alla Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie.

Clicca qui per leggere il documento originale.

Potrebbe interessare anche Medici ospedalieri, uno su tre vuole cambiare mestiere: la survey

regolamento

Continua a leggere

In evidenza

© Riproduzione riservata - Ne è consentita esclusivamente una riproduzione parziale con citazione della fonte corretta www.italianmedicalnews.it.